16 squadre impegnate nella postseason, da poco ridotte a 8, ma tutte e 30 stanno già preparando l'assalto ai migliori free agent dell'estate 2012. Una lista di giocatori che, anche senza considerare Dwight Howard, presenta vari giocatori che potrebbero risollevare le sorti di molte squadre o aggiungere qualità e talento ad un gruppo di campioni già affermati.
Il mercato prenderà ufficialmente il via fra un mese e mezzo ma possiamo già fare una graduatoria dei primi cinque giocatori per ogni posizione. (P)= Player Option (R)= Restricted Free Agent (E)= Early Termination Option
PLAYMAKER:
1) Deron Williams, Nets (P)
2) Steve Nash, Suns
3) Jason Terry, Mavericks
4) Jeremy Lin, Knicks
5) Goran Dragic, Rockets
Senza dubbio la posizione di playmaker è quella con più profondità e talento in questa sessione di free agents. E la punta di diamante di questa classe è l'ex play dei Jazz
Deron Williams.
L'attuale point guard dei Nets è uno dei 5 migliori playmaker del panorama Nba, capace di mantenere medie da 20 punti e 10 rimbalzi. I
Mavericks sono i favoriti per acquisire i suoi servigi, ma ogni team con spazio salariale proverà a convincerlo.
Il due volte Mvp
Steve Nash sarà anche lui sul mercato quest'estate e difficilmente lo vedremo chiudere la carriera in Arizona. A 37 anni è ancora in grado di guidare la classifica degli assistman (per la precisione secondo dietro a Rajon Rondo) e sarebbe l'ideale tassello per una squadra che ha già delle superstar.
Se non fosse stato per James Harden,
Jason Terry avrebbe vinto ancora una volta il titolo di sesto uomo dell'anno. Giocatore sublime, in grado di giocare sia da point guard sia da shooting guard, con un tiro da fuori mortifero e un killer instict rarissimo. Non potrà ottenere un contratto di 6 anni come nel 2006 ma sarà uno dei free agent più ambiti per chiunque voglia aggiungere in squadra un veterano che ha ancora voglia di dire la sua.
Linsanity: la parola che ha dominato la prima parte della regular season. Un menisco lacerato ha poi messo da parte il giovane talento di Harvard che non farà fatica a trovare un contratto da 5 milioni di dollari l'anno (contro i $0.8 di adesso).
Con Kyle Lowry in injured list
Goran Dragic ha approfittato della situazione per mettere in mostra tutte le sue qualità dimostrando di poter essere il playmaker titolare di una squadra di buon livello. Molte squadre faranno la corte per il campioncino sloveno.
SHOOTING GUARD:
1) Eric Gordon, Hornets (R)
2) Ray Allen, Celtics
3) O.J. Mayo, Grizzlies (R)
4) Louis Williams, Sixers (E)
5) J.R. Smith, Knicks
La stagione di
Eric Gordon è stata segnata da seri infortuni, al ginocchio e alla schiena, ma in quelle poche occasioni in cui ha potuto mettere in mostra il suo talento la guardia 23enne ex Clippers non ha mai deluso. Guardia tiratrice dal bagaglio completo, scorer da almeno 20 punti a sera. Senza dubbio la miglior shooting guard presente nel lotto dei free agent. Andrà a percepire sicuramente più degli attuali quasi 4M di $ all'anno. Gli Hornets però potranno pareggiare qualsiasi offerta.
Pure il veterano
Ray Allen quest'anno ha sofferto per qualche infortunio di troppo ma è comunque riuscito a mettere insieme numeri notevoli considerando le 37 primavere. Più di 14 punti di media e il 45.3% da 3, percentuale mai raggiunta in carriera. "He Got Game" è ancora un cecchino mortale dalla lunga. Staremo a vedere se i Celtics punteranno ancora sul nucleo storico o cominceranno il periodo di restaurazione. Di sicuro non continuerà a percepire 10M di $ come quest'anno.
O.J. Mayo è sicuramente uno tra i migliori giocatori che escono dalla panchina e potrebbe benissimo ambire a diventare un titolare in molte squadre Nba. Il finale di stagione non è però stato esaltante come lo scorso anno e nei playoff ha un pò deluso. Anche lui, come Gordon, è un restricted free agent.
Se
Louis Williams decidesse di invocare la clausola del suo contratto entro il 30 giugno diventerebbe un unrestricted free agent. Di certo un play/guardia che può fare comodo a tantissime squadre, giocatore in crescita e atteso al definitivo salto di qualità.
La situazione di
J.R. Smith è simile a quella di Mayo. E' anche lui un'ottima guardia di backup con legittime ambizioni di quintetto base. Più che un tiratore puro lo possiamo definire uno scorer puro, capace di segnare molti tiri in poche frazioni. Ma allo stesso tempo di sbagliarne molti in pochissimo tempo.
SMALL FORWARD:
1) Gerald Wallace, Nets (P)
2) Nicolas Batum, Blazers (R)
3) Jeff Green, Celtics
4) Matt Barnes, Lakers
5) Steve Novak, Knicks
Il ruolo di ala piccola non presenta un gruppo di free agent trascendentale ma alcuni di loro non faranno fatica a strappare un discreto contratto. I Nets, una volta acquisito
Gerald Wallace a marzo, pensavano di poter contare su di lui per un pò di anni. Ma la sua permanenza a Brooklyn non appare così scontata visto che l'ala ex Portland può scegliere di esercitare la clausola di opt-out per magari rinunciare a qualche dollaro in più pur di unirsi ad una squadra di alto livello.
Il nome di
Nic Batum non farà sobbalzare dalla sedia un gran numero di appassionati ma stiamo parlando di uno dei migliori giocatori under 25. Talentuoso, versatile, abile in tutte e due le metà campo e in costante crescita.
Jeff Green ha perso tutta la stagione 2011-12 a causa di un problema al cuore ma se fosse pronto a tornare in azione il prossimo anno si tratta di un attaccante molto solido che rafforzerebbe le rotazioni di ogni squadra. Inoltre può ricoprire entrambi i ruoli di ala. Ma la sua preferenza sarà ovviamente per i Celtics.
Matt Barnes non è più lo stopper difensivo di qualche stagione fa ma rimane comunque un giocatore solido che può fare un pò di tutto piuttosto bene. Squadre alla ricerca di un pizzico di leadership e una dose di intensità potrebbero interessarsi a lui.
Per
Steve Novak è arrivato il momento di firmare un bel contratto sostanzioso e soprattutto pluriennale. Ha guidato la Lega per percentuale nel tiro dalla lunga distanza (47,2%) e cercherà di sfruttare al massimo questo momento. Nonostante sia un giocatore monodimensionale sarà un free agent altamente ricercato.
POWER FORWARD:
1) Tim Duncan, Spurs
2) Kevin Garnett, Celtics
3) Michael Beasley, Timberwolves (R)
4) Ersan Ilyasova, Bucks
5) Antawn Jamison, Cavaliers
E' difficile immaginare
Tim Duncan con una divisa che sul petto non abbia la scritta "Spurs". Ma è pur sempre un free agent e dal momento che non pare intenzionato ad andare in pensione potrebbe accadere qualsiasi cosa. Al 99% sarà ancora uno Sperone ma nel caso decidesse di cambiare squadra ogni franchigia Nba farà squillare il telefono del suo agente.
Anche
Kevin Garnett è una sorta di Immortale. Lo abbiamo visto faticare un pò negli ultimi anni, lo abbiamo visto soffrire a causa degli inevitabili infortuni ma in questa stagione sta vivendo una seconda giovinezza. Spesso utilizzato nel ruolo di pivot ha tenuto una media di 15.8 PPG e 8.2 RPG nella sua stagione Nba numero 17.
Beasley è un 2.08 di 23 anni con un talento smisurato ma la sua mancanza di disciplina non gli ha mai permesso di spiccare il volo. Gli anni in Minnesota però sembrano averlo riappacificato con il mondo tant'è che i Lakers avevano puntato su di lui per il dopo Odom ma a marzo l'affare non si è concretizzato. Sarà un free agent con restrizione, i Wolves non si sveneranno per trattenerlo.
Ersan Ilyasova quest'anno silenziosamente ne ha messi 13 di media catturando quasi 9 rimbalzi di media. Per l'ala di origine turca da poco 25enne si tratta della migliore stagione in carriera. Cifre che assumono ancora più significato se si tiene conto che ha giocato poco più di 27 minuti di media e mantenendo percentuali eccellenti: 49% da 2, 45% da 3. Difficilmente rimarrà nel Wisconsin, per lui arriverà un corposo quinquennale da una squadra con tanto spazio salariale.
Ormai il tempo sta passando anche per
Antawn Jamison, arrivato a Cleveland 2 anni fa per fare da supporto a King James. Compirà 36 anni a giugno ma non si tratta di un giocatore in declino visto che sta mantenendo cifre di tutto rispetto. Potrebbe essere un'ottima aggiunta per le rotazioni di una squadra che ambisce a giocarsi il titolo.
PIVOT:
1) Roy Hibbert, Pacers (R)
2) Brook Lopez, Nets (R)
3) Chris Kaman, Hornets
4) JaVale McGee, Nuggets (R)
5) Marcus Camby, Rockets
Roy Hibbert si sta ormai imponendo come uno dei migliori pivot in circolazione. Miglioramenti che gli sono valsi la prima convocazione all'All Star Game. 12.8 Ppg, 8.8 Rpg, 2.0 Bpg e una percentuale al tiro di poco inferiore al 50%. I Pacers non dovrebbero avere problemi di salary cap, anzi, potrebbero addirittura andare in cerca di giocatori come Gordon o Mayo.
Ma non sono poche le squadre che potrebbero andare All-in sul centro ex Georgetown. Boston, Houston, Denver, Portland, Dallas su tutte.
In questa stagione
Brook Lopez non è praticamente mai sceso in campo. Sono solamente 5 le apparizioni sul parquet, in cui ha comunque tenuto una media di quasi 20 punti a partita. I dubbi sul suo conto non riguardano di certo le qualità tecniche, visto che stiamo parlando di uno dei centri migliori dal punto di vista offensivo, ma le sue condizioni e la tenuta fisica sono un punto di domanda. Riuscirà comunque a strappare un bel contratto quinquennale visto la carenza di lunghi di qualità.
Chris Kaman non è certo reduce da una stagione esaltante, condita oltretutto da guai fisici, ma di giocatori con la sua altezza ed il suo peso non ce ne sono molti in giro. L'ultimo anno ha guadagnato una cifra vicina ai 13M di $, ora si dovrà accontentare della metà.
I Nuggets hanno sicuramente l'intenzione di trattenere
JaVale McGee anche per le prossime stagioni, non lo hanno di certo scambiato per Nenè per tenerlo solo 3 mesi come rivelato dal GM Ujiri. Cercheranno quindi di pareggiare qualsiasi offerta, e di spazio nel salary cap ne hanno eccome.
Anche a 38 anni
Marcus Camby potrebbe essere un'ottima aggiunta per una squadra in cerca di una presenza difensiva e a rimbalzo in mezzo all'area. Non percepirà nemmeno lontanamente 11.2 M di $ come nel 2011/12. Un quarto di quella cifra potrebbe essere ragionevole.