Dennis Rodman, Toni Kukoc, Rashard Lewis e Manu Ginobili. Che cos'hanno questi giocatori in comune? Beh sono stati tutti scelti al secondo giro dei rispettivi Draft NBA.
Non si scopre di certo l'acqua calda affermando che il Draft può riservare clamorose sorprese. Da una parte giocatori scelti molto in alto si rivelano ben presto degli autentici All-Star, ma a volte le cose vanno totalmente nella direzione opposta.
Anno dopo anno poi assistiamo a clamorose sorprese dal basso. Giocatori scelti al secondo giro che si dimostrano già pronti e nel tempo diventano dei grandi, grandissimi giocatori. Addirittura alcuni neanche vengono draftati. L'esempio più lampante è quello di Wesley Matthews, guardia titolare di Portland, che ha disputato un fantastico anno da rookie a Utah, senza essere passato dal Draft.
In questa Top Ten voglio proporvi i migliori giocatori scelti al secondo giro degli ultimi 10 anni. Quando si dice "col senno di poi...."
No. 10: Paul Millsap, 47th overall in 2006

No.9: Trevor Ariza, 43rd overall in 2004
Ottimo specialista difensivo grazie anche alle formidabili doti atletiche, ma anche discreto realizzatore. Dopo due stagioni ai Knicks e tre ai Magic approda ai Lakers, dove però nella sua prima stagione gioca solo 24 partite a causa di un infortunio.

In seguito è passato ai Rockets , in uno "scambio" di free agent con Ron Artest ma dopo un solo anno psi trasferisce in Louisiana alla corte di Chris Paul.
Prodotto dell'Efes Pilsen, arriva in Nba nel 2002 e gioca 2 anni con i Detroit Pistons. A Motown sotto la guida di Larry Brown mostra sprazzi di buon gioco ma non trova molto spazio, avendo davanti due colossi come Ben e Sheed Wallace, ma si toglie comunque la soddisfazione di vincere il Titolo nel 2004. La consacrazione di "Memo" arriva quando si trasferisce a Salt Lake City per vestire la maglia dei Jazz nell'estate del 2004. Di certo non un giocatore dall'atletismo dirompente, ma ottimo tiratore sia da due che da tre, buon rimbalzista e stoppatore, un giocatore completo e intelligente.
Ha partecipato all'All Star Game nel 2007, anno migliore della sua carriera in cui ha toccato i 18.4 punti di media .
No. 7: Luis Scola, 55th overall in 2002

E pensare che era stato scelto nel lontano 2002 dai San Antonio Spurs, i quali qualche anno prima avevano scelto sempre a fine Draft un altro discreto argentino che ha giocato anche a Reggio Calabria e Bologna sponda Virtus di cui non ricordo bene il nome.....
No. 6: Mo Williams, 47th overall in 2003

Si è tolto la soddisfazione di partecipare alla partita delle Stelle nel 2009.

Buon sangue non mente. Il fratello minore di Pau è riuscito a uscire dall'ingombrante ombra del fratello maggiore. Ormai è un perno dei sorprendenti Memphis Grizzlies e uno dei migliori pivot in circolazione. Marc rispetto a Pau è un giocatore diverso. E' un paio di cm più alto, ma soprattutto fisicamente più grosso, con un'impronta più da centro puro, da uomo d'area, meno mobile. Arrivato in Nba con poca credibilità offensiva, in realtà in tre stagioni è sempre andato in doppia cifra per punti segnati di media, e collezionando ben 8 rimbalzi di media in carriera. Un centro solido, vecchio stampo, con ancora ampi margini di miglioramento. Come ha dimostrato negli ultimi esaltanti Playoffs.
No. 4: Monta Ellis, 40th overall in 2005
Incredibile come uno dei migliori realizzatori Nba sia stato scelto così in basso. The Mississipi Bullet è il classico giocatore che non vorresti mai avere contro. Non altissimo, forse non arriva neanche ai 190 cm, fa della rapidità e dell'intensità le sue armi vincenti. Penetratore eccellente, trova quasi sempre il buco per infilarsi e provocare danni letali nelle difese avversarie. Arriva in Nba nel 2005 e dopo una prima stagione di apprendistato a 6.5 punti di media, esplode nella seconda aumentando le cifre a quasi 20 di media e vincendo il premio di Most Improved Player.
In seguito, a causa di un incidente in moto, e punito dai Warriors con 30 partite di squalifica, ha un calo nella stagione 08/09 ma si riscatta immediatamente l'anno successivo con l'arrivo in squadra del play Steph Curry. 25.5 punti di media nella stagione 09/10 e 24.1 in quella appena conclusa.
Questa fantastica guardia tiratrice mancina è stata il go to guy dei Bucks per molti anni. Partito estremamente in sordina (2.2 punti nell'anno da rookie), migliora nelle successive due stagioni arrivando a toccare i 15 di media. Poi l'esplosione!!! Per 5 stagioni mantiene medie altissime, sempre sopra i 20 di media, con un picco di 26.7 nella stagione 06/07.

No. 2: Carlos Boozer, 34th overall in 2002

Quest'anno approda ai Bulls, la squadra sorpresa della stagione. Qualche infortunio di troppo per Boozer ma comunque una stagione positiva, anche se in questi Playoffs sta un pò deludendo.
No. 1: Gilbert Arenas, 31st overall in 2001
Un fenomeno. Punto. Se rifacessero il Draft del 2001 si giocherebbe di certo la prima scelta con Pau Gasol. Invece fu snobbato per tutto il primo giro. Non era considerato un prospetto dal futuro brillante. Si diceva che non avesse un ruolo definito, troppo piccolo per fare la guardia, troppa poca visione di gioco e poco controllo di palla per giocare playmaker.
Ai Warriors scelse la maglia n. 0 per smentire un suo ex allenatore, che gli disse che i minuti che avrebbe giocato nell'Nba sarebbero stati appunto zero. Ed invece nel suo anno da rookie mette a segno quasi 11 punti di media e l'anno successivo vince il premio di Giocare più migliorato.
Poi nel 2007 l'inizio del calvario. Si rompe il legamento collaterale mediale ma non guarisce mai del tutto e in due anni tocca il parquet solo 15 volte. Quando tutto il peggio sembrava passato, David Stern lo sospende a tempo indeterminato a inizio 2010, per possesso di armi da fuoco nello spogliatoio. Ritorna sulle scene nella stagione 2010/11 ma i Wizards sono ormai la squadra di John Wall. Approda così in Florida, a Orlando, ma Agent Zero non è più il giocatore che ci ha letteralmente elettrizzato.
Meritano una menzione anche: Glen Davis, Marcus Thornton, Carl Landry e Kyle Korver.
Si ringrazia per la collaborazione Alberto Forestieri aka Terenzio, il Matt Bonner della Promozione di TV.
Gilbert Arenas resterà sempre uno dei miei giocatori preferiti e avrà sempre un posto privilegiato nel mio cuore.Sempre!
RispondiElimina