Ho avuto la fortuna di partecipare all'Adidas Eurocamp ospitato anche quest'anno da La Ghirada di Treviso. In questa kermesse di tre giorni hanno preso parte i migliori talenti europei e non nati tra il 1988 e il 1994 che si sono sfidati tra loro formando quattro diverse squadre. Hanno partecipato all'evento anche le nazionali U19 di Serbia e Croazia, quest'ultima mettendo in luce un talento purissimo: Mario Hezonja. Segnatevi questo nome.
Il tutto sotto gli occhi dei migliori allenatori europei, dirigenti internazionali e scout Nba. Tra i giocatori c'erano anche i "nostri" Nicolò Melli e Alessandro Gentile.

Tra i giocatori visti sul parquet da segnalare:
- Dogus Balbay, il playmaker turco di University of Texas, grande intensità sia in attacco sia in difesa, ottimo atleta, grande personalità e capacità di leadership, pecca un pò nel tiro da fuori.
- Edwin Jackson, guardia dell'Asvel, grande atleta, rapido e veloce, un pò piccolino e magrolino per il ruolo di guardia, ma grandi capacità di penetrazione, da rivedere un pò nel tiro da fuori.
- Andreja Milutinovic, guardia/ala serba del FMP, tiratore micidiale, atleticamente non super ma riesce sempre a farsi trovare sugli scarichi dei compagni.
- Rasmus Larsen, il lungo danese classe 94, il più giovane atleta partecipante, 212 cm e un fisico ancora troppo smilzo ma ha messo in luce qualità importanti. Questo ragazzo ha un futuro.
- Tomaz Satoransky, playmaker ceco del Cajasol, il giocatore che ha più impressionato sia per le sue qualità fisiche e atletiche, sia per quelle tecniche che per quelle caratteriali. C'è aria di inizio secondo giro.
Meritano una menzione anche Bertans (ottimo il suo workout individuale), Benzing, Chrysikopoulos, Kuzminskas, Zubcic e Melli che si è ben comportato.
Deludono invece le aspettative Lucas Nogueira, gran stoppatore ma poco altro, Musli e Radosevic, apparsi molto fuori forma.
Ha deviato ogni discorso sul suo futuro e a coloro che gli domandavano cosa farà in caso di lockout, chiedendogli magari di venire a giocare in Europa, rispondeva sempre: "In caso di lockout ho deciso che porterò il mio talento in Canada. Sì in Canada, sto cercando una squadra professionista di curling!"
Insieme a lui era presente anche un altro uomo Adidas, il francesino Nicolas Batum, che si è rivelato un personaggio diametralmente opposto a Howard.
Timido, indifeso, silenzioso. E quasi impacciato ad ogni complimento.
A breve l'intervista con il campioncino francese!!!
Stay tuned!!!
Nessun commento:
Posta un commento