mercoledì 8 febbraio 2012

Rookie Report


Dopo il primo mese e mezzo di regular season si può già tracciare un bilancio sull'impatto e sulle performance delle matricole Nba. Provvisorio ovviamente. E pronto ad essere smentito o rafforzato nel corso delle prossime settimane.
La prima scelta Kyrie Irving ha subito preso in mano le redini degli ormai ex derelitti Cavaliers, che grazie al playmaker scuola Duke stanno ritornando ad essere una franchigia che può ambire ad un posto nella post season.
Continua invece la maledizione della scelta numero 2 dopo i vari Turner e Thabeet degli ultimi due anni. Derrick Williams sembrava il più pronto tra tutti i rookie ma invece il suo impatto e il suo rendimento non è stato dei migliori complici un affollamento nel suo ruolo e qualche lacuna difensiva.
Ma i Timberwolves si possono consolare con il "Maravich spagnolo". Sorprendente finora la stagione di Ricky Rubio, il quale è riuscito a guadagnarsi il quintetto base a suon di assist e giocate spettacolari. Se dovesse vincere il premio di Rookie of the Year sarebbe il terzo giocatore scelto nel Draft 2009 ad aggiudicarsi tale riconoscimento dopo Tyreke Evans e Blake Griffin.
Il primo rookie a collezionare una tripla doppia è stato invece Kemba Walker. Non che ci volesse molto per mettersi in mostra in questi Bobcats ma il buon Kemba si sta vendicando di tutti quelli che lo hanno trascurato al Draft.
Non memorabile l'impatto di Jimmer Fredette ma si sta comunque rivelando un giocatore che si può ritagliare uno spazio importante nel panorama Nba.
Non hanno avuto molte possibilità di mettersi in mostra finora Enes Kanter e Jan Vesely, il primo chiuso da molti giocatori del suo stesso ruolo, il secondo purtroppo finito in una squadra senza nè capo nè coda e con un quoziente intellettivo ai minimi storici. Si sta invece pian piano facendo largo nei Sixers Nikola Vucevic.
Tra i giocatori scelti al secondo giro bisogna segnalare l'ala dei Rockets Chandler Parsons, Jon Leuer dei Bucks e i piccoli Andrew Goudelock (Lakers) e Isaiah Thomas (Kings), autori quest'ultimi di ottime prestazioni nelle ultime gare.


LEADER

Kyrie Irving - CLE (29.8 mpg, 18.0 ppg, 5.1 apg, 3.5 rpg e un season high di 32 punti):
il più serio candidato al premio di Rookie of the Year. Giocatore solido, talentuoso e con leadership. Ma da uno come lui ci si aspetta anche qualche assist in più. Ma in questi Cavs a chi dovrebbe passarla?


Ricky Rubio - MIN (34.8 mpg, 11.2 ppg, 9.1 apg, 4.5 rpg, 11 partite finora in doppia doppia):
straordinario il suo impatto nel Minnesota. Sia a livello tecnico, sia a livello emotivo. Coach Adelman ci ha messo poco tempo a consegnargli le chiavi della squadra.

PROMOSSI

Kemba Walker - CHA (28.5 mpg, 12.4 ppg, 3.5 apg, 4.1 rpg, più di una gara sopra i 20 e già una tripla doppia all'attivo):
l'infortunio di Augustin lo ha avvantaggiato nel suo percorso di apprendistato accelerando tale processo. Interpreta a modo suo il ruolo di playmaker, ricorda molto da vicino un Jamal Crawford in versione ridotta.


Brandon Knight - DET (32.0 mpg, 12.5 ppg, 3.4 apg, 3.4 rpg e un season high di 26 punti):
i Pistons hanno puntato forte su di lui. Brandon è andato un pò a corrente alternata ma ha fatto vedere discrete cose. Troppo pochi però 3 assist smazzati di media a partita considerando anche l'elevato minutaggio.


Kawhi Leonard - SAS (23.7 mpg, 7.1 ppg, 4.8 rpg):
si è visto quasi subito catapultato in quintetto in una squadra di vertice come gli Spurs causa il serio infortunio di Ginobili. Non ha fatto sfracelli ma con il suo impegno e la sua determinazione si è guadagnato la fiducia di Popovich.


Markieff Morris - PHO (20.6 mpg, 7.2 ppg, 5.0 rpg, 46% da 3 punti):
il meno quotato dei fratelli Morris si è guadagnato un importante spazio nelle rotazioni dei Suns. Grazie ad energia, rimbalzi e una discreta manina dalla lunga distanza che a Phoenix viene apprezzata sempre.


Jimmer Fredette - SAC (22.1 mpg, 8.7 ppg, il 40% da 3 punti):
finora non si è rivelato nè un fenomeno nè un buco nell'acqua. Ma un buon giocatore destinato a crescere nel corso degli anni.

RIMANDATI

Derrick Williams - MIN (18.0 mpg, 7.3 ppg, 3.8 rpg, solo 2 gare in quintetto base):
più di una partita in doppia cifra nei punti, ma da una seconda scelta con le sue qualità ci si attendeva di più. Da migliorare anche la percentuale dalla lunga distanza (25%).

Enes Kanter - UTA (14.5 mpg, 5.3 ppg, 5.0 rpg, solo 3 volte in doppia cifra nei punti):
non si è potuto mettere molto in luce a causa dell'affollamento nel reparto lunghi dei Jazz.

Bismack Biyombo - CHA (13.7 mpg, 3.3 ppg, 3.6 rpg, 1.4bpg):
come prevedibile ci vorrà qualche anno prima di vederlo adatto ad un palcoscenico Nba. I mezzi atletici e fisici sono notevoli, i fondamentali ancora tutti da affinare.

Alec Burks - UTA (11.2 mpg, 5.5 ppg, 0.6 apg):
ha trovato ancora meno spazio di Kanter, ma per lui i concorrenti nel ruolo di guardia non sono poi così tanti.

Klay Thompson - GSW (16.8 mpg, 6.9 ppg, 1.4 rpg):
si sta riprendendo dopo un inizio difficoltoso, ma può fare di meglio. Tiratore di striscia.


SORPRESE

MarShon Brooks - NJN (29.4 mpg, 14.8 ppg, 4.4 rpg, 5 volte sopra i 20 punti):
favorito dalla pochezza dei Nets ma si sta rivelando un ottimo realizzatore anche in Nba.

Norris Cole - MIA (20.8 mpg, 8.4 ppg, 2.5 apg):
esce dalla panchina per cambiare spesso ritmo e volto alla partita.

Iman Shumpert - NYK (31.3 mpg, 9.9 ppg, 3.5 rpg, 3.5 apg):
è ormai un giocatore fisso nel quintetto base, non un play puro ma in grado di rendersi utile in svariati modi.



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