domenica 25 dicembre 2011

NBA Power Ranking #2



1. OKLAHOMA CITY: I più seri candidati al ruolo di padroni dell'Ovest. Kevin Durant ormai è una vera e propria arma di distruzione di massa. Sarà lui l'Mvp della regular season quest'anno? Molto probabilmente sì se i suoi compagni lo seguiranno e gli daranno il necessario supporto. Da James Harden ci si attende la stagione della definitiva esplosione, il più autorevole candidato al premio di sesto uomo dell'anno. Mentre Westbrook dovrà dimostrare più sale in zucca e meno istinto.
Starting Five: Westbrook, Sefolosha, Durant, Ibaka, Perkins.

2. DALLAS: Lo ammetto, posiziono questi Mavs in seconda posizione solo perchè sono i campioni in carica e hanno Dirk Nowitzi. Le perdite di Chandler e Barea potrebbero rivelarsi sanguinose e letali. Ok è arrivato dai Lakers un pacchetto regalo di nome Odom ma sono curioso di vederlo in un contesto diverso da L.A. e dal Triangolo offensivo. Gli innesti di Vince Carter, Delonte West e Sean Williams non mi convincono. Per fortuna c'è almeno il ritorno dall'infortunio del giovane Beaubois. Il peso sarà comunque tutto sulle spalle teutoniche di Wunder Dirk.
Starting Five: Kidd, Carter (Terry), Marion, Nowitki, Haywood.

3. MEMPHIS: Squadra che vince non si cambia, o almeno si cambia il meno possibile. I Grizzlies lo scorso anno non hanno vinto nulla ma è stata senza dubbio una stagione trionfale. Si presentano al via quest'anno con rinnovate ambizioni, forti di un gruppo che recupera il go-to-guy Rudy Gay e conferma Marc Gasol nel mercato dei free-agent. Shane Battier se n'è andato nella calda Miami ma il team rimane comunque altamente competitivo. O.J. Mayo sembrava destinato ai Pacers ma alla fine è rimasto anche lui alla corte di Coach Hollins. Squadra solida, con molti punti nelle mani e completa in ogni reparto.
Starting Five: Conley, T. Allen, Gay, Randolph, Gasol.

4. L.A. CLIPPERS: Welcome to Lob Angeles. O se preferite Alleywood. L'entusiasmo non mancherà a Los Angeles sponda Clippers. La stagione 2011/12 potrebbe passare alla storia, oltre che per il lockout, anche per il sorpasso cittadino. Un fatto più unico che raro. Si candidano fin da subito al ruolo di Most Improved Team of the Year. Chris Paul fa la differenza come pochi altri giocatori in circolazione, Blake Griffin è prossimo a diventare una superstar del firmamento Nba, DeAndre Jordan è stato riconfermato e sono arrivati dal mercato pure i veterani Billups e Caron Butler.
Starting Five: Paul, Billups (M. Williams), C. Butler, Griffin, D. Jordan.


5. L.A. LAKERS: Work in progress a L.A. dopo l'era Phil Jackson. Una buona posizione nella griglia playoff dipende soprattutto dalle condizioni fisiche di Kobe e Andrew Bynum. Per sostituire Odom sono arrivati due gregari come McRoberts e Murphy. Due combattenti che potranno dare una grossa mano a rimbalzo ma dal talento limitato. Ci si aspetta un contributo maggiore da Steve Blake dopo la deludente ultima stagione. Ormai il buon vecchio Fisher pare essere soltanto un rappresentante dei giocatori e non uno di questi. Occhio a Devin Ebanks, non di certo un fenomeno ma una possibile sorpresa.
Starting Five: Fisher (Blake), Bryant, Ebanks (World Peace), Gasol, Bynum.

6. SAN ANTONIO:  Lo scorso anno hanno concluso con il miglior record ad Ovest per poi essere eliminati al primo turno dai Grizzlies. Quest'anno riconfermarsi in testa sarà molto difficile se non impossibile considerando che i vari Duncan, Ginobili e Parker ogni tanto riposeranno in vista delle partite che contano di più. Sono fondamentalmente la stessa squadra dell'anno scorso, con T.J. Ford al posto di George Hill e il rookie Kawhi Leonard pronto a mettersi in luce. Come sempre in fatto di scelte gli Spurs ci vedono molto lungo e questo ragazzo da San Diego State è stato per me il vero steal of the Draft considerando la posizione in cui è stato scelto. I 35 anni di Duncan e i 34 di Ginobili sono un fardello pesante da sopportare in una stagione ridotta sì ma molto compressa.
Starting Five: Parker, Ginobili, Jefferson, Duncan, Blair.

7. PORTLAND: Hanno messo a segno uno dei migliori colpi di mercato a livello di free agent (Jamal Crawford) ma allo stesso tempo hanno perso uno dei giocatori più talentuosi dell'intera Lega (Brandon Roy). Ma le brutte notizie non finiscono qui. Greg Oden ha subìto un'altra battuta d'arresto sulla strada verso la guarigione e potrebbe non mettere piede in campo nemmeno in questa stagione. Ma i Blazers si possono consolare con la definitiva maturazione di LaMarcus Aldridge, il suo gioco in postbasso e dalla media è uno dei migliori in circolazione, e con l'atletismo di Gerald Wallace e il gioco perimetrale di Wesley Matthews. Senza dimenticare gli eterni Camby e Kurt Thomas.
Starting Five: Felton, Matthews, G. Wallace, Aldridge, Camby (K. Thomas).

8. DENVER: Non hanno un vero e proprio leader come erano stati in passato Billups e Anthony. Le redini della squadra verranno prese in mano, si spera, dal nostro Danilo, pronto per una stagione da protagonista assoluto. Nenè sembrava destinato a lasciare il Colorado, ma alla fine ha giurato fedeltà alle Pepite firmando per 5 anni. Curiosità per il rookie Faried e per il ritorno di Ty Lawson dopo la non trascendentale parentesi a Kaunas.
Starting Five: A. Miller (Lawson), Afflalo, Gallinari, Faried (Koufos), Nenè.

9. UTAH: Una frontline di tutto rispetto con Al Jefferson, Paul Millsap, Derrick Favors, Enes Kanter. C'è molta attesa per gli ultimi due soprattutto. Per verificare i progressi del lungo ex Nets e per scoprire l'impatto del turco. L'acquisto di Josh Howard potrebbe rivelarsi un'ottima aggiunta ma sarà sempre C.J. Miles il giocatore più letale che esce dalla panchina. Un pò carenti a livello di piccoli. Devin Harris, Raja Bell, Jamal Tinsley ed il rookie Alec Burks non sembrano essere a livello dei team più forti.
Starting Five: Harris, Bell (Burks), Hayward, Millsap (Favors), Jefferson (Kanter).

10. HOUSTON: Il mancato arrivo di Pau Gasol ha scombussolato un pò i piani di Coach McHale che ora si ritrova con Jordan Hill (sorprendente in preseason) e Thabeet in posizione di 5 dopo aver rincorso a lungo pure il fratello Marc e il brasiliano Nenè. Senza un vero pivot i playoff sembrano difficili ma il resto della squadra è di buon livello con Luis Scola, Kevin Martin, Kyle Lowry, Chase Budinger, Courtney Lee, Goran Dragic, Terrence Williams e il rookie Marcus Morris.
Starting Five: Lowry, Martin, Budinger, Scola, J. Hill.

11. GOLDEN STATE: Manca sempre qualcosa ai Warriors per poter sperare di lottare per un posto nella postseason. Sono andati a caccia di un lungo durante tutta la prestagione ma alla fine si sono dovuti accontentare di Kwame Brown, sì proprio lui, che è riuscito a strappare un altro contrattone. Il suo procuratore o è un genio, o un prestigiatore, o un illusionista. Brandon Rush e il rookie Klay Thompson sono due buoni esterni che escono dalla panca ma nella Baia di San Francisco i playoff sembrano ancora un miraggio.
Starting Five: Curry, Ellis, D. Wright, Lee, Biedrins.

12. PHOENIX: Finchè c'è Nash c'è speranza si potrebbe dire. Ma gli anni passano anche per il mago canadese e il supporting cast intorno a lui non è di certo di prim'ordine. Grant Hill alla fine è rimasto ignorando le sirene che provenivano dalla Grande Mela e non solo. Hanno firmato Shannon Brown e sono arrivati pure Telfair e Price ma hanno perso Aaron Brooks, in esilio in Cina. Markieff Morris potrebbe sorprendere in positivo. Ma in Arizona c'è aria di ricostruzione.
Starting Five: Nash, Dudley, G.Hill, Frye (M. Morris), Gortat (R. Lopez).

13. NEW ORLEANS: Dalla trade che ha visto coinvolto il loro ex giocatore franchigia ne escono comunque con le ossa meno rotte del previsto. Eric Gordon è un potenziale All Star, Kaman un lungo affidabile, Aminu un buon prospetto. Ma hanno soprattutto acquisito la prima scelta dei Wolves per il 2012. Il futuro pare non essere buio, ma il presente? I co-capitani Chris Paul e David West sono due elementi difficilmente sostituibili nell'immediato.
Starting Five: Jack, E. Gordon, Ariza, Landry, Okafor (Kaman).

14. MINNESOTA: Rick Adelman come Coach è una garanzia ma riuscire a cavare qualcosa di buono fin da subito da questa squadra sembra un pò utopia. Ma dall'allenatore ex Rockets ci si può attendere qualsiasi  cosa, anche il coniglio dal cilindro. Con Derrick Williams, Kevin Love, Michael Beasley, Ricky Rubio e Wesley Johnson il team ha senza dubbio un futuro, bisogna vedere però se avrà anche un presente. Già Ricky Rubio....playmaker titolare dei T-Wolves o possibile flop? Il basket Nba sembra molto più adatto al suo stile di gioco rispetto a quello europeo ma a questo livello non basta saper passare divinamente la palla. Serve anche un minimo di pericolosità offensiva. Staremo a vedere.
Hanno pure un J.J. Barea in più nel motore.
Starting Five: Rubio (Barea), W. Johnson, Beasley, Love, Milicic.

15. SACRAMENTO: Tutto ruota intorno a Tyreke Evans e DeMarco Cousins. Dalle loro gesta dipende in toto la stagione dei Kings che parevano in procinto di abbandonare la capitale della California. Ma tutti gli appassionati non aspettano altro che vedere su un parquet Nba il fenomeno mediatico Fredette. Le prime uscite non sono andate di certo male ma non può essere lui il salvatore della patria.
Starting Five: Evans, Thornton, Salmons, Hickson (Hayes), Cousins.

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